
FIGLI SPEZZATI
M. Govetto
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Figli bambini,
figli cecchini,
burattini di un teatro delirante e comprimari
figli sicari,
mercenari in anfibi e scimitarra e rinnegati
figli spezzati,
urlati all'afonia di un patriottico cordoglio,
di ipocrisie a mezz'asta,
di sogni accomunati in una fossa
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rossa
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del suo colare strilla la memoria,
la dissanguata gloria e valorosi
figli corrosi,
esplosi come soli accartocciati
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figli sprecati,
decapitati ed arsi al vento che giace sulla sabbia
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rabbia
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striscia velenosa tra gli altari,
tra gli epitaffi tronfi dei sacrari ed appassiti
figli smarriti,
stecchiti come cacciagione da esibire,
da offrire in pasto all'abominio di fedi prezzolate,
appiccicate in qualche post e figli ignudi
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figli scudi umani mentre detonano le eroiche gesta,
mentre crepano fra i titoli di testa circoncisi
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figli divisi,
recisi come fiori da estirpare,
da giustiziare in fila indiana ed allattati
figli ammainati,
immortalati dalle tacche di un mirino e nuovi cappi
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e nuovi drappi fregiano le bare allineate
prostrate alla clemenza di un Dio tenace
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tace
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il silenzio ribollente che scuote le navate,
lo share di morti ignobili;
immobili come orazioni,
come barconi sui fondali di algide pietà.
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"Vonde gueris" in friulano significa basta guerre: il titolo di un evento itinerante, nel quale per ogni quadro è stata scritta una poesia.
Molti mi chiedono cosa significano i miei quadri.
In Vonde gueris è raffigurata una donna con una mano davanti alla bocca, ad indicare la sua incapacità di esprimere quella che amo definire la vergogna per l'umana miseria.
Ecco, questo è ciò che è riuscito a fare Massimo Govetto, componendo questa toccante poesia "Figli spezzati": ha dato voce a questa donna...
Un ringraziamento a Massimo, di cuore.
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